giovedì 19 settembre 2019

Nell'angolo

Non era riuscita ad andare durante le celebrazioni per il santo patrono, qualche settimana prima, e così approfittando del fatto che lo studio del suo medico di base fosse proprio là vicino, aveva deciso di fare una capatina in duomo, un caldo pomeriggio di settembre, per recitare una preghiera.
Sul sagrato della chiesa la prima sorpresa, un uomo elegante, con indosso una specie di livrea, che le spiega che per entrare in duomo sono 3€.
"Ma io volevo solo dire una preghiera" precisa e l'uomo, sebbene a mezza bocca, la autorizza a entrare.
Dentro ha appena il tempo di farsi il segno della croce, che di nuovo un altro addetto la blocca chiedendole il pedaggio dei 3€. E di nuovo, lei spiega che è lì per recitare una preghiera.
"Allora per favore vada lì, nell'angolo", si sente rispondere.
Un po' troppo per chi aveva bisogno di spiritualità. Si rifà il segno della croce. E va via.
Piazza Duomo durante un raduno Ferrari di alcuni anni fa
Da qualche tempo per entrare nelle chiese del centro storico di Lecce, si paga. Noi ce ne siamo accorti sabato scorso, quando per vedere Santa Croce ci siamo sentiti chiedere 8€ a testa. Eravamo in cinque e tutti quanti l'avevamo già visitata più volte. Abbiamo lasciato perdere.
Per carità, mantenere e preservare il patrimonio storico-artistico costa, e contribuire è un gesto di civiltà.
Già. Però non dovremmo dimenticarci che una chiesa non è un museo né un sito archeologico. Inutile lamentarsi che gli scranni sono vuoti se quelli che dovrebbero colmarli sono trattati in questo modo.
Parafrasando Dirty dancing, nessuno può mettere un credente nell'angolo, in chiesa, perché così non si fanno scappare solo i fedeli, ma si scaccia Dio stesso dalla sua casa. E la persona alla quale è successa questa storia non meritava certo un'accoglienza di questo tipo.

4 commenti:

  1. Questo è uno dei tantissimi motivi per cui disdegno la chiesa.
    Ancora mi bolle il sangue se penso a quanto mi è costato sposarmi. In comune avrei speso molto meno. Ma ormai è andata così. L'ho fatto per mio marito. Tutti sanno che sono atea, ma non ha fatto alcuna differenza. Tanto alla chiesa interessa solo incassare.
    Comunque non accade solo in Puglia, tranquilla. Ormai è tutto un business.
    Il Vaticano ha soldi a palate e non ha certo bisogno di gravare sulle tasche dei fedeli per restaurare i suoi infiniti immobili. Quindi non scherziamo...

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    1. Io invece sono credente e quindi mi dispiace quando vedo un luogo di culto privato della sua funzione principale e trattato solo come un'opera d'arte. L'anno scorso, ad esempio, avrei voluto far vedere ai bambini il duomo di Milano, avrei anche pagato il biglietto d'ingresso, ma, benché il duomo fosse ancora aperto e non ci fosse fila, non era possibile accedervi perché la biglietteria chiudeva mezz'ora prima della chiesa, un particolare che, da fedele, mi ha dato veramente fastidio.
      Non entro nel merito se sia giusto accollare ai turisti il costo dei restauri, tuttavia per quanto riguarda le "parcelle" da pagare per i matrimoni, purtroppo questa è una piaga che varia da diocesi a diocesi e da parroco a parroco. Io mi sono sono sposata nella mia parrocchia e lì ho fatto battezzare i bambini, il parroco non solo non ci ha chiesto niente, ma si è anche rifiutato di accettare qualsiasi offerta. Il sacerdote che è arrivato dopo di lui è sulla stessa lunghezza d'onda, tanto che un anno fa, quando c'è stata la comunione di Ieie, non ha chiesto nulla alle mamme, ma, anzi, ha voluto occuparsi e pagare lui gli addobbi floreali della chiesa. Purtroppo so che non dappertutto è così, ed è un vero peccato.

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  2. La manutenzione e la vigilanza costano moltissimo, credo che sia giusto pagare, distinguendo chi però ha "diritto" alla sua chiesa,alla sua cattedrale.
    Io trovo anche giusto che i fedeli mantengano le rispettive istituzioni religiose, chi crede davvero,può pur fare contribuire, magari rinunciando a qualcos'altro.

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    1. Ciao Sara, benvenuta, sono d'accordo, se entro in una chiesa per ammirarne l'interno, come un qualsiasi monumento, trovo sia giusto pagare. Diverso è se io ci vado per pregare. Non bisogna dimenticare che sono innanzitutto luoghi di culto e se li priviamo della loro funzione non hanno più senso. Come dicevo a Claudia, avrei voluto visitare il duomo di Milano, da turista, pagando, ma la biglietteria chiudeva prima della chiesa, proprio come accade nei musei, così siamo stati costretti a rimanere fuori. Da cristiana, queste cose mi danno parecchio da pensare. È come se avessimo perso di vista quello che è veramente custodito in una chiesa, al di là delle opere d'arte.

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