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mercoledì 28 agosto 2019

C'è turismo e turismo


Da quando il turismo di massa ha scoperto il Salento, assistiamo a un'invasione del paesino con una densità e una consistenza sconosciute in passato. Non che i turisti mancassero, solo arrivavano in forme e modi diversi e più contenuti.
Non posso affermare che la situazione sia analoga in tutti i paesi della provincia (anche se le cronache che giungono sono spesso poco lusinghiere), ma per quello che vediamo sciamare sotto i nostri occhi, il boom di questi anni si compone spesso (ma non sempre, per fortuna) di persone che probabilmente non hanno mai messo il naso fuori casa, o forse la mamma e papà non hanno spiegato loro come ci si comporta con gli estranei, fatto sta che si tratta di turisti di bassa, bassissima levatura e ancor più infima educazione.
Cominciamo col dire che qui prevale la cosiddetta formula mordi e fuggi: essendoci uno sproposito di noleggio barche e tour della costa, arrivano per fare un'escursione delle grotte e una nuotata, tuttalpiù una passeggiata sul lungomare, e poi vanno via. Ora, il turista di questa tipologia, a quanto pare, ha un unico obiettivo: non spendere un euro in più oltre al prezzo del biglietto del tour. Il che, capirete, ha diversi corollari, tutti empiricamente dimostrati da anni di osservazioni, che andrò adesso ad elencare.
1) Il turista di cui sopra mangia spesso sulle panchine del lungomare. Potete trovarlo di sera, ancora bagnato e in costume, che fagocita un panino mentre i figli si rincorrono urlanti facendo cadere pezzi di pane per ogni dove. I villeggianti li osserveranno basiti dalle finestre aperte, ma loro non faranno una piega, tuttalpiù si faranno una canna. Oppure, se siete fortunati, li troverete all'ora di pranzo mentre scaricano dalla station wagon un tavolino pieghevole e qualche sedia da disporre sul lungomare per gustare lo stanato di pasta al forno.
2) Il turista di cui sopra, sempre lui, cerca in tutti i modi di non pagare neppure il parcheggio. Sarà per questo che, se gli capita di trovarlo aperto, piazzerà la macchina nel cortile di casa vostra e sparirà, sprezzante del pericolo, per tre quattro ore a farsi il bagno. Ovviamente non l'avrà fatto apposta, è che, vi spiegherà quando alle tre del pomeriggio suonerà al vostro campanello chiedendo di farlo uscire, mica aveva notato che c'era una sbarra.
3) Il turista eccetera eccetera non conosce il significato di proprietà privata per cui, oltre a parcheggiare l'auto nei cortili di chiunque gli capiti sotto tiro, se trova una porta di casa aperta, o persino socchiusa, entra senza problemi chiedendo se la casa sia in affitto o dichiarando di averla scambiata per un locale aperto al pubblico. Non si farà remore a cambiarsi nel cortile di casa vostra (sempre quello), o a sostare lì nottetempo per chiacchierare ad alta voce e lasciare un cadeau di bottiglie vuote.
4) E qui veniamo alla perla delle perle. Il turista mordi e fuggi, quel disgraziato, manco i soldi di un caffé per usufruire del bagno del bar è disposto a pagare. Se proprio gli scappa un bisogno corporale, vedendo che il portone di casa vostra, che si apre per giunta su un cortile privato (sì sempre lo stesso!), è sufficientemente appartato e lontano da sguardi indiscreti, penserà sia meglio farvela sulla soglia di casa. Però, siccome la mamma e il papà gli hanno almeno insegnato a pulirsi, per regalo vi lascerà anche il fazzolettino sporco. Il che mi fa pensare che forse sono io la stupida che, ogni volta che siamo fuori e i miei bimbi hanno bisogno del bagno, pago una consumazione al bar. A saperlo che c'erano questi metodi alternativi...
E invece no, perché se c'è una cosa che ho imparato viaggiando, è il rispetto per il posto in cui mi trovo, perché quando sei a casa d'altri, devi trattarla anche meglio della tua. E rispettarne norme, usi e costumi.
Prima di uscire di casa, bisognerebbe introitare queste poche, semplici regole.
Altrimenti fatevi e fateci un piacere, statevene a casa vostra.

P. S.
Per la redazione di questo post, i cui esempi sono tratti da fatti realmente accaduti, nessun turista è stato maltrattato, semmai è il turista che ci ha maltrattato. 

2 commenti:

  1. Parto con una premessa che esula un po' dal senso del tuo post.
    Davvero esistono ancora persone che lasciano il portone socchiuso?
    Qui se non inserisci anche l'allarme rischi di trovare l'appartamento svaligiato.

    Ora.
    I turisti vandali sono ovunque nella nostra cara Puglia. Ed è triste.
    Stamattina mi sono finalmente godita due ore di mare senza caos, ma tra luglio e agosto qui c'è stato il delirio. E siccome non spendono un euro, immagina la sporcizia sulle spiagge pubbliche per poter consumare i loro pasti.
    Insomma, sono sempre grata al turismo, perché gran parte della nostra economia ruota attorno a questo settore, ma l'educazione è sempre più una chimera. Purtroppo.
    Quindi ti capisco..

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    1. Ebbene sì, nella strada dove stiamo ci sono diverse case che si affacciano su cortili per così dire condominiali. Gli abitanti tendono a stare nei cortili (ci prendono il fresco, chiacchierano, mangiano) il che comporta che le case rimangono aperte e i cancelli dei cortili, per comodità, accostati. Da fuori sembrano chiusi, ma se li spingi si aprono. E purtroppo qualche turista non si fa problemi ad aprire i cancelli, varcare i cortili e persino entrare in casa come fosse la cosa più naturale.
      È vero, la Puglia deve tanto al turismo, anche nella zona dove sto vedo arrivare un turismo di bassissima qualità e mi chiedo se non si possa fare nulla per alzare un po' l'asticella. Non voglio certo che la Puglia si trasformi in una metà costosa per soli vip, ma penso che tra Montecarlo e il mercato delle vacche si possa trovare una via di mezzo.

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