venerdì 26 gennaio 2018

Polvere negli occhi

Rex Fortescue, uomo d'affari dagli scrupoli limitati, muore nel suo ufficio poco dopo aver sorseggiato il consueto tè del mattino. La causa, avvelenamento, è chiara sin dal principio. Meno evidenti sono l'autore e il movente dell'omicidio. Si pensa subito alla giovane moglie Adele, tanto bella quanto poco incline a nascondere i suoi amori clandestini, e la pista sarebbe anche buona se non fosse che Adele poco dopo fa la stessa fine del marito, seguita a ruota da un membro del personale della loro sfarzosa villa.
Chi si nasconde dietro questi delitti? La polizia mette sotto torchio gli abitanti della casa, i figli di Rex l'avaro Percival, la pecora nera Lance e la giovane e sventata Elaine, le nuore e il personale di servizio, ma senza fortuna. Chi ha un movente non avrebbe avuto modo di compiere il delitto e chi avrebbe potuto non aveva motivi per macchiarsi di ben tre morti. A meno che... a meno che l'arrivo di Miss Marple, in diretta da St. Mary Mead per vendicare l'omicidio di una sua conoscenza, riesca a svelare scenari che la polizia non aveva preso in considerazione.
La nostra vecchietta resta in secondo piano questa volta. Arriva dopo un bel po' di capitoli e anche le sue indagini sono appena accennate. Quasi inesistenti i suoi famosi monologhi sui tipi umani, eppure è sempre e solo dalle sue parole, in particolare dai colloqui che intrattiene con l'ispettore Neele, che le tante trame del giallo si sbrogliano mostrando l'esistenza di più piste parallele, ognuna, a suo modo, valida.
Quello che accomuna questa trilogia, C'è un cadavere in biblioteca, Un delitto avrà luogo e Polvere negli occhi, è proprio l'esistenza di presunti colpevoli che, pur essendo effettivamente presenti, colpevoli non sono, insomma c'è una bella dose di mistificazione che rende più appassionanti questi romanzi dipanandoli su molteplici livelli narrativi, con svolte del tutto imprevedibili.
In Polvere negli occhi, poi, si rimane sino alla fine con un senso di incompiuto, di non risolto, che la Christie è abilissima nel trascinare sino alla fine. Il colpo di scena, insomma, è servito.

I grandi casi di Miss Marple-Polvere negli occhi, Agatha Christie, Oscar Mondadori, trad. di Grazia Maria Griffini

Questo post partecipa al Venerdì del libro di HomeMadeMamma

3 commenti:

  1. Ecco uno dei più bei gialli della Christie, tra i primi posti della mia personale classifica: l'ho letto più volte, a distanza di qualche anno tra una volta e l'altra, perchè incredibilmente riesce a prendermi sempre, anche se lo conosco già benissimo!
    Che sensazione di stupore e allo stesso tempo di "naturalezza" si prova quando si legge che la nostra Miss Marple rivela all'ispettore Neele il colpevole semplicemente dicendo: "No, non XXX... è YYY" e tutto va a posto, tutti i tasselli trovano collazione. E poi c'è il particolare intrigante del richiamo alla filastrocca, che mi ricorda un altro dei miei romanzi preferiti delle Christie, Dieci piccoli indiani.
    Insomma... mi sa che si è capito che sono una fan della Regina del Giallo :)
    Buone nuove letture, alla prossima!

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    1. Volevo scrivere "collocazione", ovviamente, non "collazione"!

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    2. Io non ho letto molto della Christie, sei libri in tutto, ma è così brava che ogni volta mi aspetto che mi stupisca con qualche trovata nuova (questa trilogia è stata una sorpresa dopo l'altra). Per adesso con Miss Marple mi fermo qui, ma spero che quando riprenderò ci saranno altri "effetti speciali" in serbo per noi lettori.

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