lunedì 28 settembre 2020

E' tornata la mia bambina

E' tornata la mia bambina. Quella che deve raccontarti ogni cosa detta o fatta in classe. Quella che vuole condividere e ripercorrere le cinque ore di scuola, i momenti spiritosi, gli scherzi alle maestre e le monellerie di qualche compagno. Quella che dopo pranzo si chiude in camera e comincia a fare i compiti.
E' successo un giorno all'improvviso, al suo ritorno a casa. Le ho visto gli occhi scintillare come non ricordavo e l'ho riconosciuta. Sparita la bambina che di punto in bianco diventava isterica, che bisognava inseguire perché non voleva fare i compiti in quanto "troppo stressata".
E' ritornata la mia bambina felice.
Quella che si appunta sul petto i complimenti della maestra e non deve confrontarsi con una mamma brava solo a notare gli errori.
E' tornata la mia bambina e non so quanto durerà, ma io vorrei che fosse per sempre.
Sono stati sette mesi lunghi e difficili. Nessuno ci ridarà il tempo perso e so che non ho il diritto di lamentarmi. Però, se ci penso, non posso non dirmi che ci è stato tolto molto più di quanto pensiamo. Soprattutto è stato tolto ai nostri bambini. Quello che gli abbiamo fatto non lo abbiamo nemmeno veramente capito. Gli abbiamo tolto la loro vita e solo perché stavano al sicuro a casa e non sotto un cielo di bombe, non possiamo alzare le spalle e mimare un vabbe'.
Il primo giorno di scuola della Lolla
Oggi un compagno di mia figlia è andato via prima a causa di un attacco di panico. Non conosco le circostanze che lo hanno provocato, né la storia personale del bambino. Pure, come adulta, non posso fare a meno di sentirmi in colpa.

7 commenti:

  1. In effetti è triste che all'età di tua figlia i bambini possano già avere attacchi di panico.
    Dovrebbero ancora vivere nella totale serenità e nell'illusione che questo mondo li meriti.
    Anche il mio Lorenzo è tornato quello di un tempo anche se, per fortuna, la sua felicità non era mai stata totalmente compromessa.
    Quanto durerà?
    Spero il più a lungo possibile.
    Un bacio a tua figlia.

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    1. Grazie cara, sono contenta che anche Lorenzo abbia potuto riprendere la sua quotidianità, questi piccolini se lo meritavano proprio.
      Per quanto riguarda gli attacchi di panico purtroppo posso dirti (essendoci passata lo scorso anno con mio figlio prima ancora del covid) che a volte succede e per motivi spesso inaspettati. Per Ieie il fattore scatenante è stato il passaggio alle medie, in una scuola nuova, ma ho avuto modo di scoprire che è un fenomeno tutt'altro che raro nei bambini. E ogni caso è un caso a sé.
      Un bacione a te e Lorenzo, che quest'anno possa essere sereno e lieto per tutti.

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    2. Caspita! Non sono per niente informata sul tema perché, per fortuna, non ho mai avuto esperienze dirette in merito e spero davvero che mio figlio non viva mai nulla del genere, perché non saprei come aiutarlo.
      O forse, davanti all'esigenza, noi madri sappiamo sempre cosa fare? Chissà. Ma preferisco non pensarci per ora. 😔

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    3. È stato un periodo di grande sofferenza, sia per mio figlio che per noi genitori, per quel che è stata la mia esperienza non è per niente facile capire come e cosa fare. Noi ci siamo affidati a una persona più competente di noi al riguardo, e col senno di poi credo fosse l'unica strada percorribile.
      Quello che ho scoperto da questa esperienza è che comunque questi episodi colpiscono i bambini più spesso di quanto si pensi.

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  2. Anche i miei nipoti hanno ripreso.
    Il più grande è in prima media, è un po' spaventato. Dopo sette mesi a casa e nessun addio ai suoi ex compagni di scuola, si trova catapultato in un mondo nuovo di cui non sa nulla. Speriamo che nel giro di qualche giorno si ambienti.
    Le più piccole sembrano più serene. Ma fanno fatica a riprendere il ritmo di studio, appaiono spaesate.
    Hanno tolto loro(parlo in generale) molte certezze, li hanno resi più fragili, più insicuri. Speriamo bene.

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    1. Come dicevo sopra, l'anno scorso il passaggio alla scuola media è già stato difficile senza il Covid di mezzo, per cui posso immaginare come si sentano questi ragazzini catapultati da una dimensione a un'altra.
      Io spero solo che quest'anno scuole e insegnanti siano più pronti a gestire le difficoltà di questo strano periodo. Non parlo solo di difficoltà tecniche e logistiche, ma soprattutto di quelle emotive.

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  3. Sono contenta per la tua piccola, ogni bambino che si riappropria della sua vita è un tassello di gioia per ognuno di noi. Speriamo che la loro "normalità" duri il più a lungo possibile.

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