giovedì 27 agosto 2015

Di denti, amicizie, Marte e Venere

Al paesino Ieie ha un'amichetta della sua stessa età con la quale si diverte a giocare. A dire il vero si vedono anche in inverno, poiché non abitiamo distanti, ma con una minore frequenza dovuta alla scuola e ai molteplici impegni di tutti noi. Fatto sta che vanno molto d'accordo e per entrambi passare il tempo insieme è una festa. Sempre che non arrivi qualche amico maschio...
L'altro giorno la mamma della bimba, che per inciso è un'amica di vecchia data, mi ha confessato che la figlia le ha detto con stupore che Ieie, quando c'è P., un loro amichetto comune, "è diverso". Sì, insomma, la trascura.
"E - ho risposto io - dovresti dirle che questa è solo la prima verità che scoprirà sugli uomini. Ne seguiranno molte altre".
A onor del vero, e per dovere di cronaca, anche l'amichetta, con la quale quest'inverno frequentava un corso di basket, durante gli allenamenti lo trascurava a vantaggio della sua amica del cuore. Ma tant'è, lui non se n'è mai fatto un problema. E anche questo dimostra come maschi e femmine siano diversi.


Dopo un paio di giorni poi, sempre la mia amica nonché mamma della bimba, mi ha detto di aver sottoposto la figlia a un piccolo interrogatorio.
"Chi preferisci tra Ieie e G.?", le ha chiesto.
"Ieie", ha risposto lei senza esitazioni.
"E tra Ieie e P?".
"Sempre Ieie".
"E tra Ieie e la Lolla?".
"La Lolla".
Eccola, come la giri e come la volti, lo frega sempre. Non basta che il suo essere più piccola, vezzosa, smorfiosa e ruffianamente affettuosa (e femmina, of course), attiri su di lei tutte le attenzioni. Non basta che sia spuntata come un fungo tra lui e i genitori, i nonni e gli zii e che si appropri indebitamente dei suoi giochi. No. Lei è anche insinuante. Ovunque Ieie poggi il suo piede per primo, che sia un'amicizia, un gioco nuovo (ma anche vecchio), un libro, una chiacchierata con qualcuno, ecco che arriva la Lolla. Prima ficcanasa, poi sgomita per farsi un po' di spazio, quindi lo costringe a condividere e infine s'impossessa della preda lasciandolo a mani vuote.
A volte penso a quanto deve essere difficile avere una sorella come lei.


Martedì, infine, è caduto il terzo dentino, un incisivo superiore, e finalmente si è aperta una finestrella nel sorriso di Ieie, ché le altre volte c'era già un dente nuovo di zecca a sostituire il deciduo. Senonché, lavandosi i denti deve essersi guardato allo specchio perché ha cominciato a piangere. Gli è stato chiesto il motivo. "Sono brutto", ha esclamato tra le lacrime indicando il buco.

Un sorriso sdentato, l'autostima estetica un po' barcollante e le prime incomprensioni con l'altro sesso. Tutte cose che ti fanno capire che tuo figlio sta crescendo.

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