"E' successo un casino. Oggi la maestra mi ha chiesto perché ero arrabbiata" ha esordito così la Lolla tornando da scuola qualche giorno fa e le vene nei polsi mi sono tremate, conoscendo la capacità di mia figlia di rompere le ball, fracassare i ma, dare fastidio quando qualcosa non le va a genio e temendo che avesse fatto una piazzata con le maestre.
Ecco, invece, cos'era questo casino, così come ricostruito dagli interrogatori incrociati dei miei figli. La mattina, sullo scuolabus, Ieie aveva scambiato alcune figurine dei calciatori con un bimbo di seconda. Durante lo scambio, il bambino aveva chiesto a Ieie di dargli anche le figurine che non erano doppioni. Mio figlio, che sostanzialmente è un bonaccione incapace di dire no pur di tenersi l'amicizia di qualcuno, per motivi che non ha saputo spiegarmi, gliel'ha consegnate, salvo poi lamentarsene.
Non so cosa abbia detto o fatto poi Ieie, fatto sta che il passaggio di figurine con relativa arrabbiatura non è sfuggito all'occhio della Lolla che sembra vivere su un pianeta rosa a base di pupazzi e fiocchetti, ma a quanto pare è più presente di quanto si sospetti.
La Lolla, dicevo, si è anche accorta che le figurine, dalle mani del bimbo di seconda erano finite in quelle di uno di prima, un suo compagno di classe. Ed eccoci quindi tornati alla maestra che le chiedeva perché fosse arrabbiata.
"Ho detto che ero arrabbiata perché Michele aveva le figurine di mio fratello".
"E allora?".
"Allora me le sono fatte ridare e le ho portate a Ieie".
"Durante l'intervallo?".
"Sì".
Che dire. Sarà pure una gran rompiballe, capricciosa fino allo sfinimento, ma bisogna riconoscere alla Lolla la capacità di ottenere quello che vuole.
Ed io, che da bambina ero una bonacciona come mio figlio, non posso fare altro che invidiarla e ammirarla. E sperare che conservi e rafforzi questa sua caparbietà.
Chapeau.
Davvero!! E non mancherei di sottolineare anche la positività del semplice fatto di avere l'istinto di difendere suo fratello!!
RispondiEliminaSì, infatti! è la prima cosa che mi è venuta in mente, non senza un po' di commozione. E poi ho pensato a come noi genitori ci facciamo prendere da preconcetti verso i nostri figli: ho sempre creduto che sarebbe stato il fratello maggiore a proteggere la sorella, invece è proprio vero che in un rapporto ognuno dà all'altro quello che ha.
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