La voce del violino è il romanzo di Montalbano che finora mi ha fatto ridere di più, con quegli scatti d'ira, quei botta e risposta, quelle esclamazioni alla Montalbano che solo a immaginarle non puoi fare a meno di prorompere in una risata a denti stretti mentre le persone intorno ti guardano come una matta.
La voce del violino si discosta dalle indagini precedenti perché c'è solo un mistero sotto la lente del commissario.
La voce del violino è il romanzo che apporta dei cambiamenti nella vita del Salvo nazionale, come Camilleri spiega nell'introduzione a questa conveniente edizione che raccoglie tre romanzi alla volta e che consiglio a chi, come me, decida di leggere tutta l'epopea del commissario di Vigata. Si tratta del quarto capitolo di Montalbano e Camilleri si era reso conto che, quello che doveva essere un personaggio transitorio, destinato a consumarsi nell'arco di due libri, gli era sfuggito di mano rischiando di diventare seriale. In questi casi il pericolo, spiega l'autore, è di cadere nella ripetitività e per evitarlo apporta un po' di cambiamenti alla vita della sua creatura, introduce nuovi personaggi, scongiura il matrimonio con Livia (piuttosto che farlo sposare lo faccio morire, disse anni fa in un'intervista) e, insomma, gli mette un po' di bastoni tra le ruote.
Come il nuovo questore, bergamasco, che non ha evidentemente in simpatia Montalbano e che, al primo pretesto, gli toglie l'indagine al centro del romanzo: la morte di una bellissima donna, Michela Licalzi, trovata soffocata nella sua casa.
L'assassino si è premunito di cancellare ogni traccia di Dna, arrivando addirittura a portare via i vestiti della donna. Un delitto premeditato, quindi, ma da chi? La vita di Michela, che annota ogni suo spostamento in un'agendina, non ha ombre, al contrario del delitto, che sembra avere dei risvolti passionali sebbene Anna, un'amica della vittima che suscita un certo fascino su Montalbano, la conoscesse così bene da giurare che non avrebbe mai tradito il suo uomo.
Un mistero che cattura e ti trascina fino all'ultima pagina, quando scopri che la verità era sotto gli occhi del lettore perché, come sempre, la realtà è più semplice del previsto.
Un mistero che, stavolta, non lascia questioni in sospeso da riprendere in un libro successivo e che, quindi, avrebbe permesso a Camilleri di mettere la parola fine alle gesta di Montalbano. Ma ormai era troppo tardi, il commissario viveva di vita propria e infatti, con o senza cliffhanger, non si può fare a meno di passare subito a un nuovo Montalbano.
Ancora tre indagini per il commissario Montalbano-La voce del violino, Andrea Camilleri, Sellerio
Questo post partecipa al Venerdì del libro di HomeMadeMamma
Adoro Montalbano e sto leggendo, pian piano, tutte le sue avventure. Prima o poi arriverò anche al libro che suggerisci oggi. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero e... buone letture!
RispondiEliminaGrazie a te! Adesso sono curiosa di leggere il tuo pensiero sul Salvo nazionale. Vado a vedere!
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