lunedì 1 aprile 2019

Come organizzare una festa a tema Harry Potter (e non rimetterci un capitale)

Basta andare sul sito di e-commerce più famoso, per comprare tutto ciò che si può immaginare e anche di più: candele da appendere per simulare la Sala Grande di Hogwarts, mantelli e sciarpe di Grifondoro, timbri di ceralacca per suggellare gli inviti e bacchette come se non ci fosse un domani. Come e cosa scegliere è solo una questione di budget. E di opportunità: finita la festa come utilizzeremo quello stock di 12 candele al led che hanno richiesto ognuna 2 pile stilo?
Per festeggiare gli 8 anni della Lolla, ho pensato di assecondare la sua passione per il maghetto occhialuto e di organizzarle una festicciola a tema. Passato il periodo, senz'altro bello ma anche più faticoso, delle ludoteche, da un paio d'anni celebriamo a casa con le sue compagne di classe, che per fortuna non sono molte e sono anche abbastanza tranquille.
Non volevo però spendere un capitale per ricreare l'atmosfera di Hogwarts e allora mi sono ingegnata per trovare la giusta via tra magia e sobrietà.
Vi lascio qualche suggerimento che potrà tornare utile a chi ha intenzione di realizzare una festa a tema Harry Potter.
Personalmente l'unico accessorio che ho ritenuto valesse la pena acquistare sono stati i piatti e i bicchieri "griffati" Hogwarts che ho comprato in un negozio specializzato in articoli per le feste. Mi sarebbe piaciuto prendere anche una tovaglia usa e getta sullo stesso stile, ma non ne avevano, ho allora ovviato con una tovaglia bianca, sempre usa e getta, sulla quale ho attaccato i simboli delle quattro case di Hogwarts presi da un sito che offre disegni da stampare e colorare. Il risultato non è stato male. 
Nonostante la rete offra ricette per riprodurre succo di zucca, pozione polisucco  e burrobirra, conoscendo i gusti del bambino medio ho preferito non azzardare piatti visivamente eccezionali, ma poco appetibili. Ho così preferito decorare le bottiglie di "banali" bibite, con etichette che riproducessero le pozioni più famose. Basta digitare etichette pozioni Harry Potter e Google ve ne fornirà a iosa, gratis o a pagamento. A quel punto la scelta dipende dalla vostra stampante. Se, come me, ne possedete una in bianco e nero, vi converrà scegliere qualcosa di semplice, che dia un effetto anticato.
Per il menù, ho optato per la rosticceria salata: sandwich, golosini, patatine e pizza. Quest'ultima ispirata ai colori delle quattro case di Hogwarts: pomodori rossi e gialli per Grifondoro; pomodori gialli e olive nere per Tassorosso; olive nere e ombrellini blu decorativi (cibi blu che andassero bene sulla pizza non me ne son venuti in mente) per Corvonero; basilico e olive nere per Serpeverde.
Il mio consiglio è sempre di tenersi sul semplice quando si tratta di cibo per bambini, ad esempio i pomodori gialli, che son pur sempre pomodori, hanno incontrato un po' di diffidenza.
La torta l'abbiamo commissionata alla pasticceria. Avrei voluto fare la famosa torta con glassa rosa di Hagrid, ma la Lolla si era fissata che voleva la cialda con su l'immagine del calice di fuoco (e di Cedric Diggory...) così ho lasciato perdere.
Mi sono comunque "concessa" un dolce che richiamasse il boccino d'oro, semplice, ma d'effetto.
Il clou della festa, però, sono stati i giochi a tema: una serie di esperimenti stile lezione di pozioni del professor Piton, che anche le amichette della Lolla, che non sono appassionate di Harry, hanno apprezzato.
Questa è stata forse la parte più facile da organizzare, se non si considera il dover tenere a bada le bimbe affinché ognuna aspettasse il proprio turno per fare la "magia". A parte predisporre l'occorrente, infatti, non bisogna preparare nulla. Se non si possiede un libro di esperimenti per bambini, poi, non c'è problema, perché la rete è una fucina di idee. Anche qui, tutto dipende da quanto si è disposti a concedere, in termini di caos e accessori necessari.
Io ho optato per esperimenti che avessero una parte visiva d'impatto, ma che non fossero dannosi per ambienti e vestiti o richiedessero materiali e preparazioni eccessivamente complicati. Dovendo gestire più bambini, l'ideale è scegliere qualcosa di facilmente replicabile da ognuno, in modo che tutti possano partecipare o una alla volta o contemporaneamente disponendo della propria attrezzatura.
Ho quindi selezionato questi quattro esperimenti:
- l'intramontabile inchiostro simpatico, realizzato con il succo di limone. Ogni bambina ha scritto su un foglietto con un cotton fiocc intinto e IO ho scaldato i bigliettini al calore del fuoco;
- le pozioni colorate a base di aceto e bicarbonato, un esperimento che alle bambine è piaciuto molto per l'effetto "frizzante" e che è abbastanza semplice e permette di dare a ogni partecipante un "set" per fare la propria pozione. Qui un link per vedere di che si tratta;
- il cosiddetto latte che cammina;
- il palloncino che si gonfia con aceto e bicarbonato.
Quest'ultimo è stato veramente il pezzo forte, soprattutto quando abbiamo capito che aumentando le dosi la reazione sarebbe stata più potente: alcune bambine sono andate a nascondersi temendo che il palloncino sarebbe esploso, ma in realtà tutto si è concluso con una sonora risata collettiva.
Il professor Piton, di solito così musone, è stato davvero soddisfatto e ci ha promosso a pieni voti. E anche per quest'anno scolastico, quindi, archiviato il compleanno della Lolla, possiamo dire che ce la siamo cavata. Adesso possiamo ricaricare le pile e sfornare nuove idee in vista della prossima sessione.

2 commenti:

  1. Bravissima! Molto belli questi esperimenti, visivamente fanno davvero un bell'effetto.
    Brava per aver organizzato tutto questo. Ma in ludoteca è più faticoso organizzare una festa?

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    1. Grazie mille! Non sono le feste in ludoteca a essere più faticose, ma quella fase in cui i bambini sono più piccoli, i compagni fanno feste in cui invitano tutta la classe e quindi per ricambiare si organizzano feste in cui gli invitati sono tanti. È quindi tutta la fase organizzativa a risultare più elaborata. E comunque 20 e più bambini piccoli che corrono e strillano, seppur in ludoteca, si fanno sentire molto di più di dieci bimbe di otto anni.

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