giovedì 14 dicembre 2017

Mi sono innamorato

Lo ha raccontato alla sorella, ai nonni, agli zii, alla mamma e persino al papà.
Ha mostrato loro foto e video, li ha inondati con dovizia di particolari.
Ha approfittato di ogni momento di solitudine per sbirciarne il ritratto.
Si è interessato ai suoi hobbies e alle sue amiche.
Ne ha decantato le lodi.
"Mi sono innamorato", ha confessato Ieie qualche giorno fa. "E' una cosa bella", ha risposto sua madre che si ripromette sin da ora di non fare la suocera acida. "Somiglia ad Ale" (Ndr la sua prima fiamma), "Davvero?".
E così tutti, dallo zio alla sorella, hanno appreso chi fosse e cosa facesse questa beneamata, imparando a conoscerla come fosse una persona vera.
Sì, perché i nostri figli sono nativi digitali, una generazione lontana da noi anni luce. E anche gli amori non nascono più tra i banchi di scuola, o sulla battigia d'estate. No. L'amore oggi esplode sui social, per una fotografia, attraverso uno schermo.
Il nuovo "amore" di Ieie è una bambina vista in Tv allo Zecchino d'Oro. E sua madre, per quanto si riprometta di essere una suocera moderna e affettuosa, non sa se è pronta a benedire queste nuove forme di amore.

mercoledì 13 dicembre 2017

Nove

E così hai spento nove candeline e adesso possiamo iniziare il conto alla rovescia verso la decade. Che poi dieci anni sono molti o pochi? Chissà.
Il tempo è passato con velocità diverse. Immobile e pastoso quando dovevo tenerti per mano e aiutarti a camminare. Quando tosse, vomito e febbre imperversavano a settimane alterne e togliere il pannolino pareva un miraggio. Giorni perduti in un tempo a una distanza indefinita.
E così quest'anno hai festeggiato da grande. Pochi amici per un pomeriggio in compagnia. Perché adesso il tempo vola veloce e cresci ogni giorno sotto i miei occhi. Bruci le tappe, pretendi libertà a cui non sono pronta.
Oggi ho sentito parlare di youtuber e serie di narcotrafficanti e ho scoperto che i Negramaro son roba vecchia e mi son resa conto che, sebbene in passato giurassi che sarei stata una madre più moderna dei miei genitori, c'è molto più di una generazione tra me e te. Perché il mondo va troppo veloce e non ce la faccio a tenere il vostro passo.
Però ti ho visto sereno e contento, a discapito dei malumori che porti ogni giorno dentro casa. Ma forse siamo noi il tuo problema? Possibile che la preadolescenza sia già tra noi? Che già vestiamo i panni dei vecchi rompiscatole e retrogradi? O è solo che non sono capace di lasciarti andare?
Comunque sono felice che tu sia felice o che, almeno per oggi, lo sia stato.
Per il resto posso solo prometterti che in questo decimo anno cercherò di essere meno petulante. Ti darò più fiducia e saprò mettermi da parte. Forse.
Tu, per contro, non far mai morire la mia voce nel tuo cuore. Anche quando rompe.
Buon compleanno, bambino mio.

venerdì 1 dicembre 2017

C'è un cadavere in biblioteca

C'è un cadavere in biblioteca! La signora Bantry non riesce a credere alle sue orecchie quando Mary, la cameriera, la sveglia con quest'annuncio. La faccenda è talmente fuori dall'ordinario che deve avvisare il marito, ancora addormentato, e convincerlo ad andare a vedere. Eppure è proprio così. Là, tra i vecchi scaffali polverosi di Gossington Hall, il corpo senza vita di una giovanissima sconosciuta dall'aspetto insolito (capelli ossigenati e trucco eccessivo), lascia tutti senza parole, ma con molti interrogativi.
Chi sarà mai quella ragazza? Come ha fatto a finire, cadavere, nella biblioteca di una famiglia rispettabile? Non sarà che il colonnello Bantry, che giura e spergiura di non conoscerla, c'entri qualcosa?
Urge quindi l'intervento di Miss Marple, amica di Dolly Bantry e alla sua seconda esperienza come risolutrice di misteri, almeno per  noi lettori.
Parte un po' in sordina questo giallo targato Agatha Christie (che all'epoca doveva essere già famosa visto il giochetto di autocitarsi come celebre giallista a metà del romanzo). Per forza! All'inizio le sorti di questa intricata vicenda sembrano affidate solo al lavoro della polizia e la nostra simpatica vecchietta resterà in panciolle a St. Mary Mead, finché non preparerà le valigie alla volta di Danemouth, più precisamente del Majestic Hotel dove Ruby Keene, la vittima, pare avesse trascorso gli ultimi giorni della sua breve vita.
Ecco allora che gli eventi cominceranno a prendere un senso e l'attenzione dei lettori, e della polizia, si concentrerà sugli ospiti dell'albergo, in particolare sulla famiglia Jefferson le cui sorti sembrano intrecciarsi a quelle della vittima.
E tuttavia le cose non sono come sembrano e mai come in questo giallo questo detto si rivela profetico. Ci vorrà tutto l'acume di Miss Marple e soprattutto la sua capacità di analizzare le persone andando al di là delle apparenze, scandagliando le tipologie umane, per dare un senso a ciò che per molti, polizia compresa, una senso non ha.
E' una sciarada di non facile soluzione, consigliatissima a chi ama il genere giallo e anche a chi ci si accosta per la prima volta, forse un po' lenta nella prima parte, ma dal ritmo serrato e piacevole una volta che i motori sono "caldi". Agatha e il suo alter ego Jane, del resto, non lasciano mai delusi.

I grandi casi di Miss Marple-C'è un cadavere in biblioteca, Agatha Christie, Oscar Mondadori, trad. di Alberto Tedeschi

Questo post partecipa al Venerdì del libro di HomeMadeMamma