sabato 16 maggio 2015

Antigua, vita mia

Violeta e Josefa, Josefa e Violeta, le loro storie, la loro storia, si rincorrono e si dipanano intrecciandosi continuamente. Il diario di Violeta, i ricordi di Josefa, in un'alternarsi di presente e passato, in una ricostruzione che, in mezzo a continui flash back, arriva al momento clou del racconto, quello che spalancherà le porte ad Antigua.
Ancora una volta Marcela Serrano si rivela narratrice di voci femminili, i suoi romanzi, e "Antigua, vita mia" non fa eccezione, non seguono un percorso cronologico ed esulano dalla trama convenzionale. Le protagoniste si muovono tra riflessioni e ricordi, stati d'animo e bilanci, per arrivare alla svolta, al cambiamento, che è la chiave di volta dei racconti della Serrano.
Sensibilità, sensualità, lirismo sono i tratti caratterizzanti questa scrittrice cilena. Attraverso le sue pagine ho iniziato ad amare il Cile e a coltivare il desiderio di visitarlo. Ma non solo, la Serrano riesce a incuriosire il lettore anche su altri luoghi del Sudamerica, ambientando la narrazione in posti poco noti al grande pubblico, ma dall'aria esotica, ariosa e, soprattutto, tranquilla. E' spesso all'estero che le sue protagoniste trovano la pace, quel ritorno alle origini che permette loro di dipanare la matassa delle loro vite. Qui vediamo Antigua, in Guatemala, in "Nostra Signora della solitudine", invece, c'è il Messico di Oaxaca. L'altrove è un luogo spesso incontaminato dalla modernità, come se il Cile, nonostante tutto, avesse tradito se stesso, la sua storia, e le promesse con cui aveva cresciuto intere generazioni.
"Antigua, vita mia", infine, è una storia di amicizia, di come a volte siano le circostanze e le necessità a decidere chi avremo accanto, ma questo non significa che da questi incontri non possano nascere legami forti e ricchi, come per Josefa e Violeta.
Un unico appunto per il finale della storia, che mi ha lasciata un po' perplessa: la scelta finale di Josefa sembra tradire il suo slancio, il bisogno iniziale che l'aveva condotta ad Antigua, sebbene lasci aperte nuove possibilità.
Nel complesso, comunque, vale la pena leggere questo libro per ritrovare la profondità della Serrano e per fare una vacanza ad Antigua, perché uno dei meriti della lettura è proprio quello di portarci in giro per il mondo comodamente dal divano di casa.

Antigua, vita mia, Marcela Serrano, Universale Economica Feltrinelli, trad. di Simona Geroldi

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