Ti ho vista ieri: guardavi la tua amichetta giocare con un'altra bambina. Facevano finta, un gioco in cui voi due siete bravissime. Le guardavi, seduta in disparte, gli occhioni dilatati dal dispiacere, il capo chino, un'espressione così infantile che non ti è consueta e che mi ha sciolto il cuore.
Per la tua amica era come se non ci fossi, invisibile, trasparente, non uno sguardo né una parola. Incapace di comprendere e di reagire, tu, abituata a essere cercata, chiamata.
Avrei voluto prenderti e portarti via, proteggerti da quella delusione. Ma non l'ho fatto perché sarei stata infantile e dannosa.
Ti ho parlato, poi.
Di amicizie, di coraggio e faccia tosta. Parole che a mia volta ho sentito e non mi hanno fatto piacere, ma sono necessarie.
Perché le amicizie esclusive sono bellissime, ma possono farti sentire molto sola. Perché si può stare bene anche in tre o in quattro. Perché bisogna farsi avanti, non si può sempre aspettare. E a volte è necessario cercare altri amici, che non vuol dire dimenticare i vecchi.
Ti ho guardata e sapevo esattamente quanto faceva male. Ma forse anche quel male è necessario, è l'altro lato dell'amicizia e serve anche quello a crescere.
E' senz'altro necessario, ne sono profondamente convinta. Complimenti per come hai gestito la situazione!
RispondiEliminaTi ringrazio. Però quanto fa male vederli soffrire!
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