venerdì 26 marzo 2021

Sangue inquieto

 
Eccoli, finalmente, Robin Ellacott e Cormoran Strike, ci erano mancati come non mai. Dopo il loro ultimo successo investigativo, si trovano a gestire, da soci, un'agenzia molto quotata, con un discreto numero di collaboratori e, soprattutto, di casi. Se il lavoro dà soddisfazione, la vita privata langue. Robin deve affrontare il divorzio con un (ex) marito rancoroso e capriccioso, mentre Cormoran vede la zia che lo ha cresciuto come un figlio, consumarsi per un male incurabile.
Proprio durante una visita in Cornovaglia a zia Joan, Cormoran viene avvicinato da una donna che gli chiede di indagare sulla misteriosa scomparsa della madre, Margot Bamborough, avvenuta a Londra quasi quaranta anni prima. Affascinati dal loro primo cold case, Corm e Robin partono per un viaggio a ritroso nel tempo, ricostruendo l'ultima giornata della dottoressa nell'ambulatorio St John nell'ottobre del 1974.
Tra testimoni ormai morti e altri spariti nel nulla, i nostri si affidano anche ai rapporti stilati dall'ispettore all'epoca a capo delle indagini. Peccato che gli appunti di Talbot, poi sollevato dal caso per un esaurimento nervoso, sembrino più che altro i deliri mistici di un fanatico dell'astrologia; peccato, soprattutto, che fosse convinto che dietro la sparizione di Margot ci fosse Dennis Creed, un serial killer specializzato nel rapimento e omicidio di giovani donne, sulla cui colpevolezza scarseggiano prove sufficienti.
Così, in una Londra sempre splendida, schiaffeggiata dal vento e dalla pioggia, con le vetrine illuminate dalle lucine di Natale e gli alberi che si vestono del verde più fresco, nel giro di quattro stagioni la figura di Margot riprende vita in tutta la sua forza attraverso i racconti di chi l'ha conosciuta. Una ragazza splendida, di umili origini, ma in grado di sollevarsi dalla povertà grazie a un'instancabile voglia di lavorare. Una donna sempre pronta a combattere per le giuste cause, per questo, forse, oggetto di odii e invidie. Una dottoressa a un bivio della propria vita, provata dalla stanchezza, da un matrimonio non proprio felice, ma anche dalla voglia di far funzionare un ambiente lavorativo tutt'altro che idilliaco.
Scavando nel passato di amici, parenti e colleghi, Cormoran e Robin scoprono che più di uno poteva avere un motivo per desiderare la sparizione di Margot, ma si rendono conto anche che il loro rapporto lavorativo potrebbe prendere un sentiero pericoloso, sebbene, forse, desiderato.
Sangue inquieto è il capitolo cinque delle indagini di Cormoran Strike e Robin Ellacott. Un libro molto lungo, ma che non annoia mai, nonostante l'indagine sia spesso inframmezzata da incursioni nella vita privata dei due protagonisti con una frequenza maggiore rispetto ai volumi precedenti.
Il finale è spiazzante come al solito, anche se devo ammettere di esserci rimasta male, per motivi che non sono chiari nemmeno alla sottoscritta perché, come sempre, Galbraith aka Rowling, chiude ogni caso senza sbavature, ricostruendo un quadro preciso e coerente. Forse è perché la mole di piste e dettagli è davvero notevole da elaborare, forse perché gli indizi disseminati portano a sospettare diverse persone...tranne il vero colpevole.
Resta in ogni caso un libro che si legge con estremo piacere e che consiglio vivamente a chi, in questo periodo così pesante, ha bisogno di evadere altrove. La Londra di Robin e Cormoran vale sempre la pena.

Sangue inquieto di Robert Galbraith, Salani, traduzione di Valentina Daniele, Barbara Ronca, Laura Serra, Loredana Serratore

Questo post partecipa al Venerdì del libro di HomeMadeMamma 

P.S.
Piccola nota di colore. Per avere un'idea dei luoghi dell'ambientazione, ho seguito Robin e Cormoran nelle loro peregrinazioni londinesi attraverso Google Maps. Mi ha fatto un po' effetto leggere, ad ogni pub, museo, chiesa o negozio, la dicitura "temporaneamente chiuso". Speriamo che a Londra, come ovunque, la vita possa riprendere per tutti e non solo per i personaggi di fantasia.

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