Anche quest'anno, puntuale come al solito, la tua calla ha fatto un fiore. Ricordo che ne aveva parecchi quando, sei anni fa, ce la regalarono per la tua nascita. Ma anche uno solo va bene, purché sbocci per il tuo compleanno.
Sono sei, quindi. L'età giusta per andare a scuola. Ma a scuola tu ci vai da un pezzo, e senza problemi. L'hai voluta tu questa sfida, nonostante i miei timori, e sei stata all'altezza, perché non è sempre vero che quando i bambini chiedono qualcosa lo fanno solo per capriccio.
Dicono spesso che mi somigli, ma ogni volta che ci mettiamo guancia a guancia davanti allo specchio a fare le boccacce non vedo miglioramenti: non trovo niente di me in te. E non solo nell'aspetto, ma anche nel carattere. Sì, qualche volta colgo una sfumatura, un piccolo accenno che rimane impigliato nella rete fitta delle tue chiacchiere. Ma basta a giustificare questa presunta somiglianza? Secondo me, no.
E allora buon compleanno a te, bambina sempre allegra. Bambina affettuosa che elargisce e attira abbracci.
Buon compleanno a te, che già si vede che sarai determinata e coraggiosa.
Buon compleanno a te che dici di essere il guerriero dragone che non ha paura di nulla.
Buon compleanno a te che l'altro giorno mi hai vista andar di fretta, e, senza che dicessi nulla, sei stata l'unica ad aiutarmi a sparecchiare. Da sola, in autonomia.
Buon compleanno a te, che magari ti rattristi se un'amica ti fa uno sgarbo, ma che sai reagire e trovi il coraggio per andare avanti.
Buon compleanno a te, che hai la testa piena di sogni, di idee, di fantasie e io lo vedo dallo sguardo intento e brillante con cui ti perdi nei tuoi giochi, da quelle manine che ricacciano indietro i capelli e si agitano indaffarate.
Buon compleanno perché penso a queste cose e trovo poco di me in te.
E forse mi piaci proprio per questo.
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