Frugando a casa dei nonni, Ieie e la Lolla hanno trovato un mio diario "segreto", scritto quando avevo più o meno la loro età. Con la discrezione che li contraddistingue, lo hanno letteralmente divorato, chiedendo lumi su persone e vicende di cui io avevo perso memoria e trovando che i miei racconti su film visti, giochi con le amichette e personaggi dei cartoni animati di trenta e passa anni fa, fossero il massimo dello spasso.
Dopodiché la Lolla ha iniziato un suo diario segreto, un'agendina minuscola dei My little Pony trovata questa estate in un Happy Meal di Barcellona, che ha avuto l'onore di custodire i pensieri più reconditi della mia bambina.
L'altra sera Ieie, scoperta l'esistenza del diario, cercava di convincere la sorella a farglielo leggere.
"No, è il mio diario segreto".
"Dai, ma i segreti si possono anche svelare".
"Noooo".
"Se no a cosa serve la parola svelare?".
"Va bene".
Sarà stata la logica inattaccabile di Ieie o il fatto che ogni scrittore altro non vuole che un pubblico di lettori, ma tant'è che il diario della Lolla è ora di pubblico dominio. E per quel che ho sentito, mi commuove il fatto che il mio vecchio diario sia stato una fonte di ispirazione.
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