domenica 9 agosto 2015

Sroria da 4 euro

Un po ' di anni fa, a Roma, andai a vedere uno spettacolo di Enrico Montesano dal titolo Beati voi! Fra una battuta e l'altra il comico parlò dei furbi, malapiaga d'Italia, ed elogiò i poveri fessi perché "se non ci fossero i fessi, i furbi a chi farebbero fessi?".

Qualche settimana fa il mio operatore di telefonia mobile, uno dei più longevi del nostro Paese, mi ha tolto 4 euro di credito. Ora. Io ho un abbonamento che si rinnova ogni 30 giorni a 10 euro e comprende telefonate, Sms e 1 giga di Internet. Raramente, in quasi due anni, ho superato la mia soglia traffico (forse un paio di volte in tutto), per cui non riuscivo a capacitarmi di questi 4 euro che, per altro, non mi erano stati addebitati con un messaggio, ma dei quali mi sono accorta dopo aver fatto il riepilogo del credito residuo. Così, tramite Internet, sono andata a consultare i miei dati personali per visualizzare il dettaglio del traffico. La pagina non si caricava.
Ieri ci ho riprovato e finalmente ho scoperto che i 4 euro mi erano stati addebitati nottetempo per il traffico Internet con la dicitura New flat day free. Ora, vai a capire che è sta roba. Chiamo il servizio clienti della compagnia telefonica, ben sapendo, per altri precedenti, che non avrei potuto parlare con un operatore. Ho selezionato tutti i numeri e le opzioni previste, configurazione cellulare, credito residuo, financo assistenza commerciale a costo di sentirmi propinare le loro offerte, ma niente, in nessun caso mi è stato proposto di parlare con un operatore (ho tralasciato solo 'blocco Sim in seguito a smarrimento o furto', un tentativo troppo estremo per la mia coscienza così ligia alle regole).
E niente, alla fine ci siamo messi in macchina per raggiungere il centro assistenza più vicino, dato che al paesino, dove fino a tre anni fa gli smartphone non riuscivano a connettersi a Internet, non ce n'è nemmeno uno.
Il tipo del negozio ascolta la mia storia, formula un'ipotesi e poi prova a chiamare il servizio clienti dal mio cellulare. Anche lui prova tutti i numeri, fa anche delle combinazioni strane di 3333 seguiti da # (un codice segreto noto solo ai centri assistenza?) e alla fine prende il telefono fisso del negozio e, non so come, riesce a parlare con un operatore.
Per farla breve, questi mi spiega che alla mezzanotte in cui dovrebbe scattare il rinnovo mensile del mio abbonamento, sono momentaneamente scoperta da Internet fino alle quattro del mattino. Per cui se malauguratamente mi connetto, o semplicemente ricevo mail o messaggi whatsapp in quell'orario, mi addebitano un costo Internet a parte. 
Ovviamente, quando scelsi il piano telefonico nessuno si premunì di avvisarmi, né su Internet, guardando il mio piano tariffario, c'è un qualsiasi accenno a 'sta storia. Evidentemente sono stata molto fortunata perché, in quasi due anni, alla mezzanotte del rinnovo non mi era mai capitato niente del genere. Per evitare il ripetersi della truf, dell'inconveniente in futuro, l'operatore mi consiglia di disconnettermi da Internet la sera in cui è previsto il rinnovo. A saperlo, dico io, ogni mese mi devo fare i conti perché, essendo previsto ogni 30 giorni, non cade mai nella stessa data.
"A luglio il rinnovo è stato il 21, ad agosto sarà tra il 19 e il 20" quasi a dire, poi per il resto so ***zi tuoi.
"Ehm - ribatto - ma a me il messaggio del rinnovo me l'avete mandato il 22" come per dire, qui non c'è certezza di niente.
"Eh sì, perché il messaggio arriva nelle 24 ore successive". Appunto.
L'operatore mi ha salutata dicendo di aver segnalato il problema e che, ai piani alti della cara compagnia, stabiliranno se ho diritto a un rimborso. Se, va be.


E' che a me mi pare che in Italia, nonostante il proliferare di (costose) Agenzie e Authority che dovrebbero tutelarci, siamo ostaggio di pratiche truffaldine e disoneste operate da grandi e piccole compagnie, nell'indifferenza generale e, soprattutto, degli organi dello Stato pagati per difenderci.
Montesano c'aveva ragione, c'è una bella fetta del Paese che ci campa, sulle spalle di noi fessi. Io, impotente che sono, posso solo augurare ai furbi che mi hanno fregato 4 euro, e a tutti gli altri che ne intascano anche di più, di essere costretti a spenderseli in loperamide cloridrato.

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